“Fugge l’Umbria dall’occhio e tu nel cuore
penetri a fondo e mi racconti l’Umbria;
lembi di cielo perso e verdi lance
di cipressi confondi nel tuo amplesso di nuvola leggera.[…]”
“Fugge l’Umbria dall’occhio e tu nel cuore
penetri a fondo e mi racconti l’Umbria;
lembi di cielo perso e verdi lance
di cipressi confondi nel tuo amplesso di nuvola leggera.[…]”
Siamo a 4km da Montefalco chiamata anche "Ringhiera dell'Umbria" per la sua caratteristica posizione in cima ad un colle che si erge al centro delle valli del Tevere, del Topino e del Clitunno. Montefalco è Città del vino e dell'olio e fa parte del percorso enogastronomico e culturale chiamato "La strada del Sagrantino". Conosciuta anche per il Museo Civico di San Francesco.
Siamo a 9,7km da Trevi, antico borgo dove ha sede Viilla Fabbri immersa nel parco con l'uliveto storico.
...di Trevi la città, che con iscena
d’ aerei tetti la ventosa cima
tien sì che a cerchio con l’ estrema schiena
degli estremi edifizi il pie’ s’ adima ;
pur siede in vista limpida e serena
e quasi incanto il viator l’ estima,
brillan templi e palagi al chiaro giorno
e sfavillan finestre intorno intorno;
(G.Leopardi)
Sono salito a Spoleto e sono anche stato sull’acquedotto, che nel tempo stesso è ponte fra una montagna e l’altra. Le dieci arcate che sovrastano a tutta la valle, costruite di mattoni, resistono sicure attraverso i secoli, mentre l’acqua scorre perenne da un capo all’altro di Spoleto. È questa la terza opera degli antichi che ho innanzi a me e di cui osservo la stessa impronta, sempre grandiosa. L’arte architettonica degli antichi è veramente una seconda natura, che opera conforme agli usi e agli scopi civili. È così che sorge l’anfiteatro, il tempio, l’acquedotto”. (J.W.v.Ghoete)
Siamo a 17 km da Spoleto città storica famosa tra le tante attrazioni architettoniche per il Duomo di Spoleto affrescato da Pinturicchio e Filippo Lippi, la Rocca Albornoziana e il Ponte delle Torri.
Siamo a 26 km da Spello, che fa parte dei borghi più belli d'Italia, si può visitare tra i suoi vicoli fioriti la chiesa di Santa Maria Maggiore, la Porta Consolare e la Porta Venere con le due Torri di Properzio.
"Il grande oggetto della vita è la sensazione – sentire che esistiamo, anche se nel dolore. C’è un’estasi… c’è vita laddove nessuno s’intromette: non è ch’io ami di meno l’uomo, ma la Natura di più."
(Byron)
Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui; et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de te, Altissimo, porta significatione. (San Francesco)
Siamo a 37km da Assisi, città medievale patrimonio mondiale dell'UNESCO, famosa soprattutto per aver dato i natali a San Francesco e per la sua importanza spirituale ed artistica, sorge sul Monte Subasio dominando tutta la valle Umbra.
Siamo a 35km da Rasiglia.
«Intra Tupino e l’acqua che discende / del colle eletto dal beato Ubaldo, / fertile costa d’alto monte pende, / onde Perugia sente freddo e caldo / da Porta Sole; e di rietro le piange / per grave giogo Nocera con Gualdo. Di questa costa, là dov’ ella frange/più sua rattezza, nacque al mondo un sole/come fa questo talvolta di Gange. / Però chi d’esso loco fa parole, / non dica Ascesi, ché direbbe corto, / ma Orïente, se proprio dir vuole».
(Dante)
Siamo a 54 km da Perugia
Siamo a 54 km dalle Cascate delle Marmore.
Il Balcone degli innamorati è incastonato nella roccia di travertino a pochi centimetri dalla cascata, precisamente in prossimità del primo salto. Perché si chiama Balcone degli innamorati? Il suo nome si deve alla leggenda di Nera e Velino. La Cascata delle Marmore si trova all’interno del Parco Regionale Fluviale del Nera ed formata dal fiume Velino, che si getta nel fiume Nera scendendo dal Lago di Piediluco. I due fiumi sono i protagonisti del mito della cascata.
Orribilmente bella! ma sul margine, da una parte
all'altra, sotto lo scintillante mattino, posa un'iride
tra gli infernali gorghi, simile alla Speranza presso
un letto di morte, e, inconsunta nelle sue fisse tinte,
mentre tutto là attorno è dilaniato dalle acque
infuriate, innalza serenamente i suoi fulgidi colori
con tutti i loro raggi intatti, e sembra, tra l'orrore
della scena, l'Amore che sorveglia la Follia
con immutabile aspetto.
(Byron)
Siamo a 29km da Sant'Anatola di Narco, Situata in prossimità del fiume Nera.
La leggenda di Nera e Velino
La storia narra di una ninfa bellissima, figlia del dio Appennino, che si chiamava Nera. Nera un giorno incontrò un pastore di nome Velino e i due s’innamorarono perdutamente. La dea Giunone vene a sapere di questa unione e, mossa da invidia o da sentimenti di disprezzo nei confronti dell’unione tra una Ninfa e un umano, decise di punire Nera. Giunone trascinò Nera sulla cima del Monte Vettore e la tramutò in un fiume, che prese il suo nome. Velino cercò invano il suo amore fino a quando, dopo aver interrogato una sibilla, scoprì il triste destino di Nera e decise di gettarsi da una rupe: il luogo del loro primo incontro e in cui Nera scorreva nella sua nuova forma. Proprio quel salto compiuto dal pastore, che coincide con il primo salto della Cascata delle Marmore, è divenuto il simbolo d’amore tra i due personaggi leggendari.
È proprio dal balcone degli innamorati che si può ascoltare l’amore di Velino e Nera e toccare con mano le “lacrime” della Ninfa, ovvero l’acqua che scorre con vigore fino a valle.
Siamo a 59km da Norcia e 85km da Castelluccio.
Viveva un dì, narra un’antica voce,
intorno a Gubbio un lupo assai feroce
che aveva i denti più acuti che i mastini
e divorava uomini e bambini.
Dentro le mura piccole di Gubbio
stavano chiusi i cittadini e in dubbio
ciascuno della vita. La paura
non li lasciava uscire dalle mura.
E San Francesco venne a Gubbio, e intese
del lupo, delle stragi, delle offese;
ed ebbe un riso luminoso e fresco,
e disse: “O frati, incontro al lupo io esco!”...
(Novaro)
Siamo a 80km da Gubbio.